La verità è che l'infrastruttura non è fissa: è dinamica, pure fiorente. Ciascuno degli esempi sopra elencati viene intaccato (anzi, cambiato) dai molteplici flussi che lo attraversano in tempo reale, dal traffico al commercio, fino all'acqua e ai dati. Persino i tubi e le travi d'acciao dell'era industriale sono adesso dotati di sensori e intelligenza. E tutti i sistemi, anche quelli sotterranei, possono essere resi visibili al pubblico attraverso l'uso della tecnologia del sistema di informazioni geografico (GIS).

L'opinione comune però ha ragione su una cosa: la maggior parte delle infrastrutture ha urgente bisogno di miglioramenti. Dobbiamo riparare ciò che è fatiscente e assicurarne la sicurezza. E dobbiamo anche proteggere le reti digitali mondiali, dalle quali dipendono le infrastrutture fondamentali, dagli attacchi informatici. In più, un'enorme quantità di nuove costruzioni nei prossimi decenni sarà influenzata dall'attuale processo di urbanizzazione, trasporto e cambiamento climatico.
La buona notizia è che la riparazione, la messa in sicurezza e le nuove costruzioni potranno essere molto meno costose e molto più rivoluzionarie di quanto chiunque abbia pensato anche solo fino a una decina di anni fa. L'utilizzo della tecnologia intelligente e l'emergere della location intelligence, insieme ad un approccio geospaziale, rendono possibile l'integrazione della consapevolezza del contesto in tutti i sistemi, definendoli con un rinnovato senso del luogo.