Pronta al via Alfonsino startup del food delivery

Alfonsino, la startup innovativa del food delivery sta per sbarcare in Borsa nel segmento Aim. La domanda di preammissione è stata approvata a fine settembre e per il 4 novembre partiranno le contrattazioni. «Dagli investitori, con cui sono in corso i colloqui in questi giorni – spiega Valerio Chiacchio, cfo dell’azienda casertana – puntiamo a raccogliere tra 4 e sei milioni con cui varare un aumento di capitale, conservando la maggioranza nelle mani dei fondatori». Alfonsino è il food delivery dei piccoli comuni che in meno di cinque anni ha registrato una importante crescita. Oggi serve 300 comuni di dieci regioni, è convenzionata con 1500 ristoranti e si avvale di un esercito di driver con contratti cococo. Nel 2020 ha realizzato 3 milioni di fatturato. Diventeranno sette, quindi a breve le società campane delle undici meridionali quotate in Borsa nel segmento Aim (piccole imprese). Tre sono le quotate nel segmento Mta. Insomma, in un quadro di scarsissima presenza del Sud sui listini di Borsa Italiana, la Campania è la regione più rappresentata. Ivo Allegro, ad di Iniziativa e advisor per società quotate osserva: «Al Sud si concludono poche operazioni finanziarie in senso generale, di solito per resistenza dell’imprenditore all’apertura del capitale. C’è assenza di cultura, si esaltano i costi della quotazione e si ignorano convenienza economica e non solo rispetto ad altre forme di finanziamento. Elite ha agisto su questo, perciò possiamo aspettarci nuove quotazioni a breve». Prima e per molti anni unica società meridionale quotata (segmento Mta) è La Doria, azienda di Angri che produce derivati dal pomodoro, succhi di frutta e conserve di legumi. La quotazione risale al 1995 e pochi giorni fa il gruppo campano ha confermato che «sono in corso trattative tra i soci di riferimento di La Doria Spa e Investindustrial per un'operazione straordinaria sul capitale della società». Sul tavolo delle trattative c'è il trasferimento dell'intera partecipazione di maggioranza. Entro il 20 ottobre è prevista la sottoscrizione degli accordi vincolanti. Sono quotate anche Seri Industrial, specializzata nella produzione di celle al litio a Teverola (Caserta) e titolare del progetto Ipcei sulle celle a litio. Oltre a Pierrel, che ha sede a Capua, quotata anch’essa al mercato Mta, specialista in farmaci, tra cui gli anestetici dentali per i quali è tra i leader negli Usa con una quota di mercato del 23%. Più recente lo sbarco in borsa di Ala, che opera nella logistica a servizio del settore aerospaziale. Data infatti 20 luglio 2021 la quotazione di Ala sul mercato Aim di Borsa Italiana e l’avvio delle negoziazioni per un aumento di capitale di 20 milioni. «La quotazione è stata un punto di arrivo, ma soprattutto un nuovo punto di partenza, che ha ulteriormente migliorato le nostre prospettive per il futuro», dice Fulvio Scannapieco, presidente del gruppo. Poco prima era sbarcata a Piazza Affari la società Convergenze Spa di Salerno, multiutility nei settori telecomunicazioni ed energia verde che punta a diventare quarto operatore italiano. Più e decisamente numerose le società che hanno aderito al programma Elite di Borsa Italiana e di Confindustria. Novantadue quelle campane e 171 le società che hanno aderito nel Mezzogiorno.

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