“Itaca”: presentato a Cuneo il progetto di umanesimo digitale sulla cultura [VIDEO]

“Itaca: sperimentazioni digitali per un nuovo linguaggio teatrale”. È l'innovativo progetto realizzato con il contributo della Fondazione CRC nell’ambito del bando Fuori Orario, proposto e ideato dalla associazione capofila Noesis, in collaborazione con la Compagnia Teatrale Il Melarancio e l’associazione Lucas (entrambi partner del progetto).

Questa mattina, venerdì 17 dicembre, la conferenza stampa di presentazione del progetto presso lo Spazio Incontri Fondazione è iniziata con i ragazzi dell’IIS Grandis di Cuneo cha hanno messo in scena un breve spettacolo teatrale.

L’iniziativa - che si inserisce nel più ampio progetto, denominato “Ritorno alla nuova Itaca” - prevede la realizzazione di un prodotto teatrale basato sulle nuove tecnologie olografiche. Un viaggio nella nuova cultura digitale che creerà una sperimentazione culturale attraverso la collaborazione tra gli alunni Grandis di Cuneo, l'associazione Culturale Noesis, il Politecnico di Torino e la componente artistica della compagnia Il Melarancio.

Un percorso teatrale e digitale in cui si incontreranno tecnica e creatività al fine di realizzare una performance dal vivo che utilizzerà in modo complementare i nuovi strumenti digitali e tecnologici. Questa è l idea alla base del progetto proposto dall'associazione Noesis, che si è avvalsa della collaborazione di un Professore del Politecnico di Torino, che sviluppa la ricerca della tecnologia olografica in diversi campi di applicazione.

Erano presenti: Manuela Lamberti, presidente Associazione Noesis; Amedeo Manuello Bertetto, vicepresidente Noesis), docente del Politecnico di Torino ed

ideatore dell’evento olografico; Yulia Shevchenko, responsabile della comunicazione di Noesis e del progetto Itaca; Gimmi Basilotta, direttore della Compagnia Il Melarancio; Roberto Beccaria, presidente Associazione Culturale Lucas; Enrico Collidà per la Fondazione CRC e l'assessore all'Istruzione del comune di Cuneo Franca Giordano.

“La cultura oggi è un fantasma? - ha esordito Roberto Beccaria -. I giovani ci hanno dato una rappresentazione teatrale con corpo e voci, eppure siamo immersi in multiverso digitale. Il progetto Itaca serve a sperimentare nuovi linguaggi, un ritorno a casa dopo un viaggio di 10 anni”

“Un progetto di umanesimo digitale sulla cultura”, specifica Manuela Lamberti.

Enrico Collidà ha portato un saluto ai nativi digitali: “Lo faccio da analfabeta digitale. Sono smarrito e meravigliato di quello che sta accadendo”.

Franca Giordano: “Grazie per questo momento. È emozionante essere assessore alla Scuola. Proprio la scuola anticipa sempre i tempi. E noi adulti siamo osservatori meravigliati”.

Gimmi Basilotta: "Questa è una bella sfida. Una occasione per riattivare il processo di relazione. L'attore dovrà imparare a convivere con la tecnologia senza farsi schiacciare da essa”.

Sulla base di un impianto didattico che prevede da un lato l’insegnamento di nuove tecnologie utili alla realizzazione del progetto e dall’altro un laboratorio teatrale e musicale, circa 60 giovani studenti, nativi digitali, potranno mettere alla prova le loro capacità creative, realizzando un prodotto culturale unico nel suo genere. Tre saranno i gruppi di lavoro: ologrammi, teatro e musica.

Il progetto si chiuderà con uno spettacolo teatrale al Teatro Toselli nel mese di maggio. È un workshop multidisciplinare costantemente raccontato attraverso Facebook, Instagram, Tiktok e Youtube al fine di rendere quanto più condiviso il percorso creativo virtuale, la nascita delle idee, la messa in prova, l’approccio a nuovi modelli di espressione sia fisica che digitale.

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