La Cultura Digitale è un importante strumento di sviluppo ed è la porta di accesso per conoscere e condividere informazioni e servizi indispensabili per vivere in modo libero ed attivo la società ed il lavoro.

Il nostro paese sconta un importante ritardo nella diffusione della Cultura Digitale che non può essere banalizzata con la semplice conoscenza nell’uso del computer o di un qualsiasi digital-device, ma che riguarda anche conoscenze tecniche su strumenti e linguaggi di programmazione necessari per utilizzare in modo completo e sicuro la rete ed i suoi servizi.
Questo ritardo è fotografato dall’indice DESI (Digital Economy and Society Index) che traccia nel tempo i principali indicatori della competitività digitale degli stati membri dell’Unione Europea.
Da indice DESI sulla digitalizzazione in Europea:
Un passo in avanti si è fatto con la creazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) che vuole contribuire alla diffusione della Cultura Digitale favorendo l’innovazione e la crescita economica e sociale nel nostro paese.
Per aiutare questa evoluzione è importante continuare a parlare di Cultura Digitale e della Emergenza costituita dall’ Analfabetismo Digitale che è un problema di oggi e non delle future generazioni.
Nei prossimi anni infatti la progressiva digitalizzazione dei processi pubblici e privati porterà ad una progressiva “Esclusione” dei cittadini meno preparati, limitando le loro scelte ed il loro sviluppo individuale e sociale.
Il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione il 21 luglio 2020 ha approvato la “Strategia nazionale per le competenze digitali” per dare una risposta ai ritardi che secondo l’indice DESI 2020 ci vede nelle ultime posizioni in Europa sotto la voce Capitale Umano.
A questa Strategia è seguito a fine 2020 un corposo Piano Operativo che con 4 assi di intervento ed una molteplicità di Azioni ed Indicatori sembra però essere una risposta complicata ad un problema complesso. Il rischio è di sottovalutare alcune delle cause croniche dei ritardi nella diffusione della cultura digitale da ricercare nella particolarità della nostra realtà sociale ed economica e nei cronici ritardi nella formazione tecnica base, non facilmente recuperabili con poche e frammentate iniziative divulgative e di formazione continua.
Dal PIANO OPERATIVO STRATEGIA NAZIONALE PER LE COMPETENZE DIGITALI (Prima versione 23 Dicembre 2020)
Ci auguriamo che questa inziativa possa gradualmente adeguarsi alle reali esigenze e peculiatià del nostro paese.
Intanto per cominciare ad affrontare in modo consapevole l’argomento delle Competenze Digitali è importante imparare a conoscerle e misurarle (assessment) cominciando a verificare il proprio livello di conoscenza prima di qualsiasi intervento formativo.
Allo scopo può essere utile conoscere il quadro per le competenze digitali – DIGCOMP (European Digital Competence Framework for Citizens) oggi arrivato alla versione 2.1 che raccoglie le conoscenze digitali in 5 dimensioni con 21 livelli di dettaglio ed 8 livelli di competenza.
Questo strumento può essere utile a chiunque per misurare e prendere consapevolezza delle proprie conoscenze digitali. Il documento è scaricabile in lingua italiana dal sito della Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) all’indirizzo: https://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2018/05/04/online-traduzione-italiana-del-quadro-competenze-digitali-europee-base
Per un uso professionale può invece essere utile prendere visione del quadro europeo di e-Competence presente sul sito dell’European e-Competence Framework che fornisce un riferimento di 40 competenze richieste ed applicate nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT) in un linguaggio compreso in tutta Europa.
Questa base per l’identificazione delle competenze viene ripresa anche dal programma di certificazione del Modello EUCIP (European Certification of Informatics Professional , il sistema europeo di riferimento per le competenze ed i profili professionali informatici, sviluppato con il contributo della Comunità Europea, dalle associazioni professionali informatiche europee raccolte nel CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), tra cui AICA per l’Italia.
Sul sito di open.gov.it è possibile anche consultare le Linee guida per la qualità delle competenze digitali nelle professionalità ICT
Partendo da queste basi bisogna continuare a diffondere la conoscenza delle Competenze Digitali ed il dibattito sull’importanza di queste competenze e del loro uso quotidiano, nella vita e nel lavoro, sfatando il mito che l’uso delle tecnologie digitali riguardi solo i giovani o gli appassionati.