La pandemia ha colpito duro sul trasporto aereo e sull’industria aeronautica ma adesso soffia il vento della ripresa. Riprendono quota i voli – anche se non tutti –, l’aerospazio affina lo sviluppo delle nuove tecnologie, si fanno spazio nuovi progetti. E nell’insieme, parlare di spazio non è più cosa che appartiene al futuribile e all’immaginario ma rappresenta il presente. È la sintesi della prima giornata del Mam, Mediterranean Aerospace Matching (Mam in sigla), apertosi nella mattinata del 22 settembre all’aeroporto di Grottaglie (Taranto) che è anche il primo spazioporto per voli suborbitali riconosciuto in Italia.

Enac: ripartenza importante
«C’è un percorso di ripartenza molto importante per quanto verifichiamo noi, ovviamente nulla sarà come prima della pandemia – ha detto Pierluigi di Palma, presidente Enac, Ente nazionale aviazione civile, – ripartono in maniera importante – ha aggiunto – i voli continentali, sono in sofferenza quelli intercontinentali, vince il volo low cost sul carrier e dobbiamo prendere atto che c’è una accelerazione nel mutamento delle modalità di collegamento aereo».
La voce delle industrie
Ma non solo il traffico aereo vede uno scenario più disteso rispetto ai mesi scorsi. Anche nelle aziende leader c’è positività per la prospettiva e il confronto al Mam a Grottaglie ne ha dato una indicazione. «Dopo 20 anni di crescita continua – ha affermato Sandro De Poli, presidente di Avioaereo –, l’anno scorso il nostro settore è caduto in una crisi profonda. Ma è anche partita una riflessione. Sono state infatti presentate nuove metodologie di trasporto, come l’uso di mezzi volanti in aree urbane, gli aerotaxi, e si è affrontato il tema della decarbonizzazione già affrontato dal settore dell’auto». Per De Poli, oggi si lavora su «motori con consumi ridotti, in grado di essere eserciti con nuovi combustibili».
Avioaereo e la motorizzazione ibrida
«Puntiamo – ha aggiunto il numero uno di Avioaereo – sulla motorizzazione ibrida, cioè su un motore a combustione a basso consumo integrato da un motore elettrico nelle fasi di maggiore potenza come il decollo. Lavoriamo per oggetti più performanti e leggeri» ha detto ancora il presidente di Avioaereo. «C'è poi l’asse di sviluppo costituito dalla propulsione a idrogeno per la combustione. Dal punto di vista motoristico, potrebbe essere realmente una cosa importante ma è una sfida enorme sul piano della sicurezza: pensate ai serbatoi di idrogeno liquido nelle ali». Peró, ha rilevato De Poli, «si sta lavorando sulle tecnologie. L’Europa, per la prima volta, si trova ad essere in una posizione di leadership tecnologica. L’Europa sta investendo soldi sulle tecnologie ad idrogeno mentre gli Usa non lo stanno facendo». Avioaereo ha inoltre evidenziato che col Politecnico di Bari sono stati avviati «due laboratori avanzati di ricerca. Questo prova che le aziende sono aperte ad ascoltare dove c’è innovazione».
Boeing: prevediamo di tornare a pre pandemia
Angela Natale, presidente di Boeing Italia, ha dichiarato che “ci sono segnali positivi dopo la pandemia. Nove trilioni di dollari prevediamo sia la cifra che nei prossimi dieci anni l'industria aeronautica investirà». Per il presidente di Boeing Italia, «la ripresa ci sarà . Prevediamo di arrivare ad un momento simile a quello pre pandemia. L’innovazione – ha aggiunto Natale – in questa traiettoria è importantissima e noi come come Boeing stiamo lavorando su tecnologie che andranno ad efficientare. Stiamo inoltre lavorando su intelligenza artificiale e droni. Abbiamo concluso diversi voli con materiali sostenibili» ha poi aggiunto Natale, per la quale «avere un carburante green è importantissimo». In quanto a idrogeno ed elettrico, Natale ha annunciato che «è stata fatta una partnership con una compagnia in California».